La vecchia Canonica

GAIATO Pavullo nel Frignano (Provincia di Modena)
Nel Medioevo, il nostro Appennino era una terra di pastori, agricoltori, raccoglitori e allevatori, ma anche di casati e castelli. Questi castelli erano difesi da sistemi di avvistamento composti da torri collegate che comunicavano tra loro tramite segnali luminosi. Le torri erano posizionate in punti panoramici e visibili, spesso inaccessibili. In queste torri vivevano gli addetti alle segnalazioni e qualche soldato a cavallo.
In passato ho venduto una di queste torri nel comune di Fanano e oggi ti parlo di un’altra torre, non in vendita, ma collegata alla meravigliosa casa che Fiorenzo mi ha incaricato di vendere. Siamo a Gaiato, dove le rovine della torre medievale si trovano sulla cima di uno scoglio roccioso. Ben visibili, dominano tutta la valle del Panaro e dello Scoltenna, il crinale appenninico modenese e bolognese, e una gran parte della valle sottostante. Da qui nelle giornate più limpide si possono vedere anche le Alpi!
Subito sotto la torre, in una zona più accessibile, c’era una chiesetta e poco più in là la casa del prete: la canonica.
Oggi andiamo a scoprire quella che probabilmente era l’antica canonica (canondga in dialetto locale) della torre di Gaiato.
Fiorenzo mi racconta che quando l'ha comprato questo posto era in rovina: c’erano solo resti dei fabbricati, sassi e qualche parte della muratura originale ancora integra e visibile. “Sono stato un folle,” dice lui, “perché oltre ad essere in stato di completo abbandono, la canonica era raggiungibile solo con un trattore 4x4, ma la bellezza di questo posto mi ha conquistato.”
mi racconta "ho sentito il richiamo della natura, della tranquillità e poi a me piacciono le sfide".
E così si è buttato nell'avventura.
Non voglio dilungarmi troppo nella descrizione dei fatti, quindi ti parlerò ora della casa. La strada per salire qui, percorribile anche con una Panda non 4x4, è in salita ma non impossibile, grazie al buon fondo di roccia e alla pavimentazione in stile romano con ghiaia compatta. Salendo, la sensazione è quella di essere “fuori dal mondo”.
Appena arrivi e vedi il panorama, è bene che ti siedi e ti prendi qualche minuto per ammirare la meraviglia del mondo. Qui Fiorenzo ha dato il meglio di sé: strada con ciottoli arrotondati, pozzo dell’acqua, un grande fabbricato a sinistra usato come sala per feste con amici, garage-cantina e portico; a destra, un secondo grande fabbricato usato come abitazione con cantine e di fronte una tettoia legnaia precaria sul cui tetto Fiorenzo ha realizzato una zona solarium con vista.
La casa esternamente è un fabbricato in sasso a vista, murato con malte di calce biologiche.
I sassi sono stretti e con fughe sottilissime: il muratore è stato veramente bravo.
Al piano terra c’è la zona giorno a doppio volume con un grande camino, una stufa enorme in maiolica che riscalda tutta la casa, e una seconda stufa in ferro verniciata di rosso per cucinare.
C’è un enorme tavolone rosso in legno ideale anche per ospitare tanti amici.
Questa stanza è a doppio volume con tetto a tre acque a vista ed è sovrastata da un terrazzo accessibile dall’alto.
Nulla è lasciato al caso, dal lavabo in graniglia alle nicchie nei muri al camino: la stufa in maiolica serve anche per scaldare il bagno vicino.
Sempre a questo piano c’è un meraviglioso bagno in stile antico con doccia in cristallo e un curioso lavabo in roccia. Più in là, sempre a questo piano, c’è la camera padronale.
Qui tutto è stato studiato nei dettagli e voluto proprio così: gli intonaci sono in calce biologica tirata a mano, i pavimenti sono in cotto antico e i travi del soffitto sono in rovere antico recuperato e lucidato per mantenere lo stile originale, i muri non sono stati verniciati perchè il colore della calce è meraviglioso.
Una scala in ferro verniciata, che volutamente ha acquisito un po’ di ruggine perchè ci sta bene, mi porta al piano superiore dove trovo uno stanzino che può diventare un secondo bagno, una seconda camera grande mansardata con una porta che dà sul piazzale tra le case e il terrazzo che si affaccia sul salone.
Devo ancora parlarti del piano delle cantine che si raggiunge con una scala in sasso che vorei proprio tu vedessi dal vivo.
Qui c’è una centrale termica con buffer di accumulo, una prima cantina antica e una seconda grande cantina che ha anche un’uscita all’esterno, di fronte al pozzo dell’acqua.
Esco da casa e vado nel fabbricato di servizio. L’area che separa i due fabbricati è usata come cortiletto, pieno di fiori e muretti a secco. Qui troviamo anche una bella zona griglia e sotto il portico c’è il forno per il pane o la pizza e più in là c'è l'orto.
Come ti dicevo, il fabbricato di servizio ha il garage al piano terra, e sopra c’è una sorta di taverna o sala per le feste con un meraviglioso camino centrale e il tetto a vista. La scala per andare a questo piano è stata ricavata nella roccia.
“Questa è una casa meravigliosa,” mi dice Fiorenzo. “Ora che l’hai vista tutta, Lucie, dimmi, se sono stato un folle o se ne è valsa la pena!”
“Seguimi, c’è un’altra cosa che non puoi perderti,” mi dice Fiorenzo e mi accompagna lungo un sentierino che porta sopra casa: la sorpresa è un panorama fantastico, quello che ho usato come prima foto dell’annuncio.